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domenica 8 novembre 2015

ACIDO FOLICO- LA VITAMINA DELLA GRAVIDANZA E NON SOLO

folic-acid-intro-it
Tutte le Donne..e di più se in Gravidanza
Acido folico alleato future mamme, -70% rischi malformazioni bebè
In Italia, secondo le ultime indagini, le donne consapevoli del ruolo dell’acido folico nella prevenzione primaria delle malformazioni congenite e che lo assumono nei tempi e nei dosaggi raccomandati sono 3 su 10. Se si considerano le straniere che vivono nel nostro Paese, solo il 4-6% assume la giusta dose di questa vitamina. La proporzione, dunque, cambia sensibilmente e diventa di circa 0,6 donne su 10.
L’acido folico (folato), è la vitamina B9. Non viene prodotto dall’organismo ma deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale, e il fabbisogno quotidiano in condizioni normali è di circa 0,2 mg. Negli ultimi decenni, l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia a 0,4 mg perché il feto utilizza le riserve materne.
Anche se il suo ruolo non è conosciuto nei dettagli, infatti, la vitamina B9 è essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, ed è particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come, appunto, i tessuti embrionali.
L’acido folico, tuttavia, contribuisce anche a prevenire altre situazioni di rischio alla salute. La sua presenza abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti, anche se non si può al momento stabilire una associazione diretta tra assunzione di folati e riduzione del rischio cardiaco. Inoltre, sembra giocare un ruolo, non ancora ben chiarito, nella prevenzione di altri difetti e malformazioni congenite, come la labiopalatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti.
Effetti della carenza di acido folico
La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta fortemente il rischio di malformazione del feto, in particolare di difetti del tubo neurale (DTN) associati a spina bifida o anencefalia. In generale, una carenza di folati può dare luogo con più facilità a esiti avversi (ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro, lesioni placentari..).
Negli adulti, la carenza di acido folico può manifestarsi con l’anemia megaloblastica. Inoltre, è spesso associata a carenze di altri oligonutrienti (zinco, vitamina B12)  che sono, a loro volta, ulteriori fattori di rischio teratogeno (ad es., difetti del tubo neurale).
Una riduzione dell’assorbimento di acido folico, e/o un conseguente aumento del fabbisogno, possono derivare anche dall’assunzione di alcuni farmaci (barbiturici, estroprogestinici)
Una dieta ricca di acido folico
L’acido folico si trova in abbondanza in alcuni alimenti come le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), le arance (e il succo di arancia dal concentrato), i legumi, i cereali, frutta come limoni, kiwi e fragole, e nel fegato. Il processo di cottura però distrugge la grande maggioranza di folato presente nei cibi.
Per cui detto in parole povere..
dato che quasi NESSUNA mangia 7 porzioni di frutta e verdura colorata di stagione al GIORNO, occorre un INTEGRAZIONE
Assunzione di un integratore PERCHE?
Ogni giorno, una donna in età fertile che preveda o perlomeno non escluda una gravidanza, dovrebbe assumere  0,4 mg di acido folico
Normalmente viene assorbito circa il 40-60% dell’acido folico di origine alimentare, mentre quello assunto come integratore o prodotto farmaceutico viene assorbito per l’80% circa. Le perdite con la cottura variano dal 50 al 95%
l soggetto carente di acido folico lamenta debolezza e facile affaticamento, sia fisico che mentale (insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione). La sofferenza neurologica è dovuta anche all’essenzialità dei folati nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori, come l’acido glutammico (un aminoacido eccitatorio liberato nel sistema nervoso centrale).
Se una donna in gravidanza non assume quantità adeguate di acido folico, ne può risultare un danno irreversibile al feto
Per cui se stai pensando che non hai bisogno di integratori o qualche” dotto” ti dice che sono un optional…ricordati sempre di passare nel negozio e comprare..

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